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Questo articolo è stato scritto da stefano stravato

Spaesamenti romani

Ieri sera, dopo aver fatto mille giri, sono salito rapido sul bus a Termini e ho selezionato una colonna sonora per le mie cuffie bose. Ho scelto come prima traccia

 

Mi tuffo nell’ascolto e nella lettura di Getting Real dei 37signals. È un intelligentissima lettura, un libro sul creare app di successo.
A piazza Fiume il 92 s’inabissa in un sottopassaggio, invece di seguire per via Po. Ohibò. Villa Borghese, it’s cool. Ma non è il 92, è l’M, che porta all’Auditorium. Va bene la musica, ma stasra live, no.
Mi godo il momento di spaesamento, faccio mente locale e l’autista mi conferma che posso scendere e tagliare per il parco.


Una luna pallidissima, mi ritrovo sulla meravigliosa e deserta Scalea Bruno Zevi
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e dopo alcuni scalini, questo è spettacolo che si gode la mia vista.

Occhi battono orecchie 2 a 0. Spegniamo la musica, va, che adesso è meglio.
Che bella che sei, Roma.
Mi piaci quando mi fai perdere un po’.