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Questo articolo è stato scritto da stefano stravato

Nuovo marchio di Roma, occasione sprecata

La capitale ha un nuovo brand
Probabilmente il commento è inutile: gli addetti ai lavori saranno già tutti d’accordo e il grande pubblico non si lascerà sedurre da magliettine con stampigliato un disegnino così poco seducente.

Peccato non avere saputo in alcuna maniera sintetizzare i valori millenari di una città importante come Roma, in un segno moderno e capace di proiettarla nel futuro. L’attuale logo del Comune, seppure molto istituzionale, ha il merito di non tradire il nucleo centrale di valori che identificano la Capitale. Se fossi un turista non avrei dubbi su quale souvenir portarmi a casa.

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[DISCLAIMER, è auto-promozione] A questo punto rivaluto moltissimo il sistema di identità visiva di Scienze della Comunicazione di Roma, che disegnammo in 20 studenti che sognavano di fare cose pazzesche da grandi, con molta voglia e talenti variegati. Era il 2001 e partimmo da un’idea di anfiteatro greco  partorita dal sottoscritto mentre passeggiava dalle parti di piazza Navona. Avevamo la preziosa supervisione del maestro di strategic design, e professore del corso di branding Antonio Romano. Rivisto oggi mi pare sempre ingenuo, ma meno  di quanto non pensassi! :-)