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TAV: voglio il Bilancio di sostenibilità

Ordine pubblico, finanza, commercio, trasporti, anche psicologia. L’argomento TAV viene visto da molte prospettive, tra queste, visto che trattasi di un’opera di interesse pubblico, vorrei approfondire quella della responsabilità sociale d’impresa. Ovvero vorrei discuterne dopo avere condotto un’attenta e consapevole valutazione delle conseguenze economiche, sociali e ambientali. Siamo nell’epoca in cui tutte le più grandi aziende e organizzazioni a scopo di lucro creano dipartimenti e processi di corporate social responsibility e ogni anno fanno a gara per stilare il migliore bilancio di sostenibilità: Enel, Eni, Vodafone, Fiat, Credito cooperativo….
Al momento il migliore bilancio sulla TAV mi pare quello presentato ieri a servizio pubblico da Marco Travaglio.  È di insostenibilità.

Il governo tecnico, tutte le istituzioni e le aziende coinvolte hanno una responsabilità sociale e anche se non vogliono gestire oggi questo aspetto ne dovranno rispondere in futuro.

In Italia, dove la politica viene spesso vista più con un’ottica aziendalista, che di insieme di scelte per il bene comune, le competenze per fare un Bilancio di sostenibilità non mancano. Il governo deve esigere un bilancio di sostenibilità da chi gestisce la TAV,  e poi, se non se la sente di prendere una scelta responsabile, ne chieda conto a ognuno di noi con un referendum. Ci dica:

  1. chi sono gli stakeholder e quali sono quelli che ascolta. Travaglio cita politici del trasversale partito preso, imprenditori disonesti e la ‘ndrangheta;
  2. quali sono gli strumenti e i canali di interazione. Nel bilancio di Travaglio si citano solo le forze dell’ordine, si può migliorare questo capitolo;
  3. quali sono le aspettative degli stakeholder. Al momento si parla di un impatto negativo sulla salute di 10’000 nostri concittadini.

È vero ce un rischio c’è. Alcuni bilanci di sostenibilità, specie in passato, sono stati un esercizio di stile, sfociando nel greenwashing e altre porcate.  Come cittadino italiano credo che  farlo tenendo conto della strategia 2011-2014 impostata dalla Commissione Europea sarebbe un ottimo inizio.

Verso la pace

Flickr by mr.bong.bing

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Trenitalia: poggiatesta mi fai ribrezzo

L’ultima volta era di colore grigio chiaro. E mi son detto, dai, che mi fai lo schifiltoso? E mi sono addormentato senza altri pensieri.
Questa volta il velo usa e getta, la foderina che ricopre i poggiatesta degli intercity è grigio scuro, tendente al marrone.

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Un ragazzo entrato nello scompartimento dopo di me, ha visto le condizioni del suo poggiatesta e ha messo un berretto di lana (adesso ci saranno 20 gradi). Io mi sono ricordato di una signora 5 o 6 anni fa che prendeva un fazzoletto e ne separava i veli.

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Ovviamente con questa storia non aggiungo nulla di nuovo: se ne parla da tempo.

Però chiedo, ci sarà un responsabile che io possa denunciare? E un giovane neolaureato che se lo mettiamo al posto di questo responsabile ci mette le foderine pulite?

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Free press, coi soldi del comune di Roma

E niente, vai al bar, ordini un caffè e te lo intossichi, perché trovi questa rivista e pensi bene di sfogliarla:

Ditemi che è carta utile per il cittadino della Capitale

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Designer, architetto dell’informazione, invia l’abstract che migliora la vita tua e nostra, entro il 12!

I summit di architettura dell’informazione mi piacciono molto.
L’anno scorso ho partecipato al V summit italiano e al VII europeo a Praga. Mi sono fatto l’idea che queste manifestazioni siano irrinunciabili se vuoi:

  • scrivere qualcosa di sensato e stimolante sul blocco note, dopo un anno di appunti presi alle riunioni,
  • portare a casa un sacco di entusiasmanti case study «di livello» da condividere con quei colleghi musoni che hanno sempre in bocca parole tipo «queste cose mica si possono fare veramente»,
  • fare le domande ai tuoi idoli (che in effetti sono umani come te, le domande le ascoltano davvero con piacere, se ti va bene le tue sinapsi partono, ti illumini e nasce là, sul momento, la soluzione che cerchi da tempo),
  • soprattutto, potere conoscere o incontrare di nuovo dal vivo persone splendide che hai passato un anno a leggere, commentare e ilikeare: per quanto siamo nerd, bere un bel bicchiere assieme fa sempre più piacere che premere un bottone.

Per questo motivo non mi perderò i prossimi summit. Quello italiano si terrà  il 10 e 11 maggio 2012 a Milano e quello europeo dopo l’estate a Roma. E , se sei designer o architetto dell’informazione, ti invito a considerare la possibilità di partecipare in qualità di relatore. Read more…

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Fatto a mano da Manu. Per stetto

Inizia l'opera
In questi giorni sono a Napoli e ne approfitto per vedere i vecchi amici. Ieri sono andato a trovare Alberto e Manuela. Ho passato una bella serata tra una pizza, molte chiacchiere e un po’ di musica da condividere. E, soprattutto, ho ricevuto uno splendido regalo: una morbida e calda copertina per il mio MacBook 13″.

Avevo portato il Mac per prendere qualche disco dalla splendida collezione di Alberto e, senza pensarci due volte, Manuela ne ha approfittato per prendere le misure al volo con un gessetto e s’è messa subito all’opera.

M’ha chiesto le preferenze in fatto di tessuti e colori,  ha ritagliato le lettere e una mela morsicata e in men che non si dica ha creato un gadget divertente e personalizzato.

Fatto proprio su misura.
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La stoffa del leader

Ieri sera ero a spasso per il Pigneto con Luca e Gaetano, cari amici e fondatori di Italic, un pregevole e giovane mensile giunto al suo 7 numero, e con Francesco.  Io gli parlavo dell’articolo di Gramellini, Una vita con B, che la mattina Raffaele aveva letto a me e Vincenzo, chiedendoci di indovinare chi lo scrivesse. Ignorando che Gramellini si fosse occupato per 15 anni di sport (chi lo sa che stile aveva?) non ci sono proprio arrivato. L’articolo è scritto bene, come mi suggeriva un amico su facebook, sembrerebbe la sceneggiatura di un film. Tipo Il divo di Sorrentino, aggiungerei. Insomma un ritratto di Berlusconi crudo, duro. Che condivido e trovo utile.

«Pareggia l’articolo di Calabresi». E qui Gaetano racconta una storia che non conoscevo e che ho ritrovato accennata in un vecchio articolo del Corriere. Read more…

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Pasta cogli zucchini

Pasta di qualsiasi formato, ma direi corta.

Porzione per single.

In ordine di apparizione:
Padella
Olio
Cipolla
Carota (4 pezzettini micro)
Guanciale
Zucchini
(*)
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Palina batte iPhone 1 a 0. Alla faccia dell’interoperabilità…

Sono alla fermata del bus e la modernissima palina elettronica mi indica un’attesa di 6 minuti.

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A questo punto mi chiedo: cosa dice il sito online?

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Via dell’Amba Aradam

Ma voi ce l’avete una via dell’Amba Aradam? È una via il cui nome mette di buon umore e che percorsa sotto la luce tenue del mattino ha tutto il fascino delle strade romane che passano tra mura, teatri e parchi antichi.
Il nome, invece, ricorda una brutta storia, un crimine efferato. Quello consumato nelle grotte dell’Amba Aradam fu una dei peggiori crimini della storia dell’Italia fascista, che costò la vita a più di mille uomini del movimento di liberazione e vecchi donne e bambini al loro seguito, uccisi con gas micidiali banditi dalla comunità internazionale (Italia compresa), ma il cui uso veniva autorizzato dall’allora Premier.

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Frutta invece del caffè

Un tempo per colazione prendevo pane e marmellata e una tazzina di caffè, il tutto anticipato da ampie bevute di bicchieri d’acqua fresca di rubinetto.

L’odore del caffè segnava l’inizio di una nuova giornata. Che a un certo punto ha cominciato ad essere all’insegna dell’acidità di stomaco.

Poi in casa è arrivato un frullatore. Era aprile. Adesso la giornata comincia con un bel bicchiere di frullato di frutta fresca. Le vitamine al posto della caffeina. È passato qualche mese e posso dire che funziona.

Stamattina una banane, due pesche, un’arancia, mezza carota. E poi avrei voluto aggiungere un tocco di zenzero, ma Mimmo (il mio fruttivendolo di fiducia, d’origine egiziana), che non lo aveva, m’ha consigliato di aggiungere del sedano. Qualche cubetto di ghiaccio e devo dire che Fabrizio ed io ce lo siamo bevuti con piacere.

Buon inizio di giornata a tutti

Ps: al momento le bucce rappresentano la parte più consistente dei rifiuti organici.

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